Libera Pagano, la 29enne di Castelfidardo che ha deciso di alzare la voce di fronte a quella che lei considera uno “spreco di denaro” ed un “furto” di spazi naturali fruibili dalla comunità, è tornata a farsi sentire dopo che stamattina il suo appuntamento con il Sindaco di Castelfidardo è stato repentinamente annullato.

“Non mollerò mai. La strada per i tir su cui il Comune di Castelfidardo ed il Comune di Recanati sono pronti ad investire oltre 2 milioni di euro, non si farà.

Spendere una montagna di soldi per collegare due aree industriali dove per intenderci, molte fabbriche hanno chiuso ed alcune si sono addirittura convertite in scuole elementari, non ha alcun senso.

Tanto più se attorno a questo luogo, sempre più persone aderiscono con spirito di cooperazione alla nostra proposta alternativa.

La progettualità di una pista ecologica o ciclo-botanica, attorno alla quale dar vita ad attività didattiche, comunitarie e gestionali del territorio, sta convincendo molte associazioni, aziende e cittadini a supportare questa causa.

Al mio fianco c’è anche una squadra di professionisti del verde legati a Prospettive Vegetali ed Andreea Merci, il centro culturale “Fonti San Lorenzo”, il collettivo Koinè, e molte, molte persone che non sapevano nulla di questa strada.

L'appello di Elsa Merlino per Libera

Dopo l’appello che Elsa Merlino ha fatto perchè si evitasse di abbattere preventivamente 14 alberi protetti (se sono protetti come possono avere l’autorizzazione per farlo!?), sembrava che i lavori si fossero fermati.

Ma se da un lato il Comune di Recanati (che ancora non ha l’appalto), non ha mai risposto a nessuna delle nostre domande, quello di Castelfidardo lo scorso 8 Aprile ci ha comunicato che il Sindaco sarebbe venuto sul campo.

“Ho preso apposta un giorno dal lavoro per presentarmi all’appuntamento, ma proprio stamattina all’alba, mi è stato detto che l’incontro sarà rimandato a data da destinarsi”.

Quello che mi preoccupa di più è che la retromarcia del Sindaco è coincisa con la ripresa dei lavori in fretta e furia.

Ma non è tutto.

Contemporaneamente a questo “dietrofront”, è anche uscito un articolo in cui il Sindaco parla di sostenibilità ambientale ed equità, oltre che di “un percorso in cui i cittadini sono al centro delle decisioni con particolare attenzione ad un minore consumo di suolo”.

Purtroppo questo giochetto ci sembra di conoscerlo a memoria: mettere in ombra la nostra richiesta dichiarando di essere impegnati a fare qualcosa di ancora migliore, ma senza di noi.

Il massimo che le amministrazioni possono concederci è un invito a partecipare come spettatori a ciò che fanno e decidono? Ce lo dicano esplicitamente.

Siamo stufi di essere presi a pesci in faccia e di non essere considerati degni di partecipare attivamente ai processi di pianificazione del territorio.

Se “ai piani alti” sono così bravi a trovare soluzioni “sostenibili ed eque”, siamo sicuri che lo dimostreranno trovando una soluzione alternativa anche ad una strada che verrebbe lasciata incompleta in mezzo ad un campo per oltre un anno.

Se investissimo non solo tempo, ma anche capitale, sui processi comunitari locali già in essere per dare futuribilità sociale ed ambientale a questo luogo, vinceremmo tutti.

La nostra posizione è chiara.

La politica invece, sembra essere la solita vecchia minestra: prima sì, poi forse…

La verità è che senza un business da oltre due milioni, la pista ciclabile la vorrebbero TUTTI.

Il video in cui Libera spiega la situazione