Non potete fraintenderlo.

Fridays for Future, tradotto “i venerdì per il futuro”, è un gesto che chiunque può compiere ogni venerdì, non è importante che faccia notizia.

I partecipanti a questi scioperi non valgono nulla.

Sono nati nel momento in cui la relazione tra uomini e piante ha toccato il punto più triste della sua storia.

Un precedente etnobotanico simile nella storia dell’umanità, risale all’età medioevale, quando i saperi sulle erbe erano pressochè “rinchiusi” in abbazie e monasteri.

Ma in quell’epoca, la natura abbondava tutt’attorno.

Oggi è un disastro, e mi ritengo fortunato nel potervi spiegare il perchè.

Il “Viaggio tra uomini e piante” iniziato 16000km fa, mi ha portato in luoghi dove la biodiversità si è preservata nei millenni come nel Cilento ed in Abruzzo.

Solo dopo simili esperienze ci si può rendere conto di quanto il resto del nostro pianeta abbia completamente perso un espressione “naturale”.

Oggi, quello che è spontaneo è addirittura combattuto, provocando ulteriore danno all’ambiente.

Per questa ragione Fridays for Future, mi ha fatto scioperare per la prima volta della mia vita, nella mia città.


Una buona parte dei tantissimi ragazzi che danno il loro tempo per Fridays for Future Varese

Lo scorso 15 marzo, durante il primo sciopero globale per il futuro ho letto la definizione di “paesaggio” della Convenzione Europea del 2000.

Da quella data fino all’altro ieri ho viaggiato tra Lazio, Campania ed Abruzzo, confrontandomi con centinaia di persone sull’argomento, tra cui i giornalisti di Italia che Cambia, che stanno lavorando ad un documentario sul tema, ma soprattutto scoprendo come il “messaggio di Greta” si esprima nelle più disparate forme a distanza di pochissimi chilometri.

Pochi giorni fa, assieme ai ragazzi di Fridays for Future Varese , ho raccontato che ciò che è microscopico ha finalmente acquisito valenza scientifica grazie ad una mappatura globale delle simbiosi tra piante, funghi e batteri pubblicata da National Geographic.

Queste tre forme viventi non possono fare a meno l’una dell’altra, e lo fanno sotto i nostri piedi.

Come fanno le piante a crescere stando ferme? Grazie ai batteri che trasportano le sostanze nutritive su autostrade fungine.

Perdere queste simbiosi significa perdere l’attività sotterranea che permette agli organismi “in superficie” di provare benessere.

Il corteo degli studenti poco prima di arrivare in Piazza Montegrappa

Chiudo con una parentesi social: non sono nuovo a leggere commenti sotto agli articoli dedicati a fridays for future che definire “generalisti” sembrerebbe dargli un premio.

Se avete qualcosa da dirci, cercate Fridays for Future nelle piazze delle vostre città ogni venerdì, e verificate con i vostri occhi.

Non usate facebook, è proprio questo che possiamo insegnarvi.

Sì perche non ne possiamo più nemmeno dei moralismi su come questo sciopero viene affrontato dai ragazzi, e ancora una volta sono fortunato nel potervi spiegare perchè.

Nessuno di noi è nelle condizioni di poter dire che non produce nessun effetto negativo con le proprie scelte ed io sono il primo, viaggiando con una Fiat Brava del 98 a gasolio e consumando quello che mi è permesso.

Non sono più bravo degli altri perchè sto realizzando un documentario sulle relazioni tra uomini e piante.

Vi lancio una sfida, usiamo questi “venerdì per il futuro” per scoprire come poter rendere più semplici scelte migliori.

LA MIA INTRODUZIONE IN PIAZZASINTESI GLOBALSTRIKE VARESESERVIZIO TELESETTELAGHI

Un onore parlare nella piazza centrale della mia città a nome di Fridays for Future Varese