Chi sono i Garanti del Verde che la stampa nasconde da Nord a Sud?
Considerando il “disservizio” della cronaca locale, abbiamo pensato fosse necessario informare su chi sono i Garanti del Verde a Jesi, affidando questa volta ai singoli presenti, la possibilità di far sentire la propria voce anche ad un pubblico più vasto.

MAI PIU’ SOLI DAVANTI ALLE AMMINISTRAZIONI
Lo scorso 4 febbraio 2022 il gruppo di minoranza “Jesiincomune” informa su facebook la cittadinanza dell’abbattimento di 12 tigli su Viale Trieste. I cittadini che reagiscono alla notizia si danno tempestivamente il nome di “Garanti del Verde“.
Andreea Merci, 23 anni che fa parte del progetto Radici Vicine, nato per replicare di volta in volta la strategia comunicativa che ha permesso ad Elsa Merlino, 26enne studentessa di Scienze della Natura ad Udine, di fermare un cantiere abusivo lungo il fiume Torre, suggerisce ai suoi concittadini il nome “Garanti del Verde”.
Troppo spesso il cittadino si è sentito solo ed inascoltato davanti alle imposizioni delle amministrazioni.
Ora, grazie ad una rete di professionisti e di cittadini sensibili sparsi in tutto il territorio nazionale, siamo capaci di pretendere che le nostre ragioni (e quelle delle piante) siano perlomeno prese in esame prima di agire in fretta e furia.
I 12 TIGLI DI VIALE TRIESTE A JESI
A Jesi, bastano due post su facebook: il 5 febbraio 184 persone rispondono all’appello di Andreea e Valentina e si ritrovano sotto gli alberi iniziando a firmare la petizione contro l’abbattimento.
Quel giorno, persino le forze dell’ordine si aggregano ai cittadini e ascoltano la Musica prodotta dal potenziale elettromagnetico dei 12 Tigli di viale Trieste.
I “Garanti del Verde” di Jesi, cominciano così ad informare la cittadinanza sulle infinite opzioni a disposizione dell’uomo moderno per salvaguardare, manutenere ma soprattutto rigenerare gli alberi adulti sofferenti.
Cercano di spiegare ai giornalisti che il viale non appartiene a trame politiche ed economiche ma alla “Res Publica”.
Ma la solfa è sempre la stessa; chi non ha interesse a comprendere, non dovrebbe essere incaricato di raccontare.
I fatti raccontano che dal 6 Febbraio un gruppo di 15 persone che accoglie ogni età, dà vita a presidi molto partecipati, trovando nei giovani la forza e la determinazione per rilanciare con conoscenza, professionalità, entusiasmo e partecipazione.
Viene anche redatto per il comune un documento che faccia il punto legale delle intenzioni collettive dei cittadini: grazie ai tigli, si vorrebbe lasciare un eredità da qui in avanti per cominciare a costruire logiche di responsabilità collettiva del patrimonio comune.
“Io abito nella casa che vedete difronte all’ultimo piano. Sono nove anni che sogno questa mobilitazione di anime dopo lo scempio ai giardinetti della stazione di Jesi con 12 alberi tagliati tra cui un cedro.”
Chiara Mancia su Facebook

AVERE A CUORE LE COMUNITA’ VEGETALI IN CITTA’
Negli ultimi giorni Andreea Merci ha organizzato dei laboratori liberi in cui insegna la tecnica del bokashi (compost per nutrire naturalmente e senza spese gli esemplari più bisognosi), a cui hanno aderito anche le scuole, ritrovandosi capace di saper portare i moltissimi curiosi ad osservare i tigli razionalmente, ma in profonda relazione a sè.
Il nutrimento e la cura degli alberi dovrebbero essere di interesse comune.
Non stiamo “solo” chiedendo di salvarli.
Stiamo sfidando ognuno a studiarli e conoscerli al punto di saperli rigenerare, curare e mettere nelle condizioni di portarci ancora più benessere.
Certo, valorizzandoli ogni volta possibile a discapito dello spazio per le auto.
La petizione ha superato ieri dopo l’ennesimo nutrito incontro, le 750 firme.
E’ ora di rendersi conto che a Jesi come in tutta Italia, cresce nelle comunità la grande volontà di proteggere i luoghi naturali, adottarli ed ampliarli perché siano godibili e sicuri per tutte le età.
SENZA RINUNCIARE AL PATRIMONIO ARBOREO DIVENTATO ADULTO NEGLI ULTIMI 50 ANNI.
ALCUNE DELLE CONDIVISIONI DEI “GARANTI DEL VERDE” SUI SOCIAL NETWORK :
“Io voglio poter accompagnare mia figlia in stazione, aspettare il ritorno per il suo compleanno con il profumo di tigli nell’aria e l’abbraccio degli alberi che ci aspetta” Lucia Tantucci
“Io sono un tiglio!…a Jesi si è risvegliata una coscienza collettiva che non potranno ignorare…” Luca Di Maio
“Grazie alle tante persone mobilitate da Jesi e fuori Jesi per salvare i Tigli del viale.” Martina Magini
“Stasera ritrovandoci tutti insieme ai piedi di uno dei 12 tigli che vogliono abbattere è successa una magica connessione , grazie anche alla meditazione con campane tibetane e dijiridoo io ho sentito forti vibrazioni come se l’ albero ci comunicasse la sua energia meravigliosa!!!” Fabriana Grussu
“Questo viale è nato più di 70 anni fa, sono stati fatti degli errori quando non era così viva l’attenzione per il verde urbano. Gli alberi si sono adattati ai nostri errori e sono stati sempre generosi con noi. Mi domando perché non facciamo lo sforzo di rispettarli invece di viverli come un problema?” Ortolibreria
“Grazie a chi ha avuto la cura di sensibilizzare e raccogliere firme, a chi, dietro le quinte, ha studiato regolamenti, delibere e determine per instaurare un dialogo con l’amministrazione e le istituzioni. A chi è venuto da lontano per essere cassa di risonanza, a chi da vicino per portare il proprio prezioso e unico contributo a questo meraviglioso e articolato lavoro di comunità.” Valentina Fulvio
“I 12 Tigli attraverso questa emergenza ci stanno trasmettendo un messaggio: portare attenzione alla Vita, sentire ciò che ci circonda piuttosto che agire, sempre e comunque secondo logiche di profitto” Alessandro Stacchiotti