Dal giorno in cui è stato annunciato che il Bonus Verde sarebbe stato inserito nella Legge di Bilancio 2018, è stato molto difficile trovare contenuti di approfondimento che contestualizzino e affrontino da una visuale più ampia il tema.

L’esigenza di raccontarvi questa normativa da più angolazioni nasce dopo aver presenziato all’incontro “Ecobonus fiscale per il verde: un concreto aiuto alla conservazione e cura dei nostri giardini”, svoltosi a Varese nel novembre 2017.

In questa occasione ho potuto rivolgermi direttamente a Nada Forbice, presidente di Assofloro Lombardia e promotrice di questa riforma, all’on. Maria Chiara Gadda, deputata della provincia di Varese, e a Daniele Zanzi, vicesindaco e assessore alla Commissione del paesaggio del Comune di Varese.

Questa iniziativa è da elogiare perché ha permesso ad addetti ai lavori, istituzioni, proprietari di giardini e curiosi di avvicinarsi a un’opinione critica sul tema, ascoltando la voce di chi lavora da anni per portare sui tavoli della politica italiana i benefici della natura nelle città.

I modelli d’ispirazione per le nostre città devono essere le moderne Smart Cities europee, modelli urbanistici sostenibili volti a migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Questa legge è importante per il processo culturale che innesca: un segnale di cambiamento nel modo di operare che sarà l’inizio di un percorso di crescita sia per i professionisti, che per i clienti.

NUMERI ED APPLICAZIONI DEL BONUS VERDE

Otterremo una detrazione fiscale del 36% su una spesa fino a 5000 euro, per mettere a dimora nuovi alberi e arbusti, se affideremo la progettazione e realizzazione di giardini, terrazze e balconi fioriti, a professionisti con regolare fattura.

Questa legge è in vigore dal 1° gennaio 2018 ed il 18 Ottobre scorso è stata confermata nella Legge di Bilancio 2019.

Il tetto massimo di detrazione corrisponde a 1.800 euro ad unità abitativa, che ritorneranno nelle tasche dei clienti con uno sconto sulle tasse nei 10 anni successivi. 

Grazie alle numerose iniziative organizzate da Assofloro ma anche da associazioni e gruppi interessati, si è chiarito quali saranno le immediate possibilità di applicazione:

La cumulabilità dei rimborsi nei casi di complessi condominiali (5 famiglie potranno spendere fino a 25000 euro) e le condizioni per rientrare nei vantaggi di questa legge.

Delegare LA POTATURA di un albero ad un professionista anziché ad un’impresa pagata con la legna che produce dal taglio (leggi capitozzatura) significa lasciare pressoché inalterate le funzioni energetiche degli alberi: questi sono i principali elementi regolatori delle temperature e abbattitori dell’inquinamento, generano risparmio energetico e riducono l’emissione di polveri.
Olivastro millenario a Luras, Sardegna
Poi, c’è l’incentivo per sostituire asfaltature scellerate con AREE VERDI laddove si trovano danni e smottamenti del terreno: così si combatte l’inarrestabile cementificazione delle nostre città e si attua una politica di prevenzione dei rischi.

Ma parliamo dei criteri con cui scegliere a chi affidare l’IRRIGAZIONE del vostro giardino.

L’emergenza idrica non è fantascienza, mettetevelo in testa.

Un impianto di irrigazione deve essere affidato ad un tecnico specializzato ed il progetto dovrebbe tener conto delle singole esigenze delle piante presenti, per la loro salute e per evitare inutili sprechi.

Oggi nelle nostre città, fino a 10 litri di ACQUA POTABILE finiscono nello sciacquone ogni volta che cagh*amo.

AMBIENTE E POLITICA: PROVE DI ALLEANZA?  Questa legge affonda le proprie radici nell’attivismo di una tenace rappresentanza di addetti ai lavori: la richiesta che è stata accolta dal Governo è stata sottoscritta e condivisa da molte associazioni, capitanate da Nada Forbice, sotto la dicitura “Filiera Florovivaistica Italiana per le opere di Paesaggio”.

I benefici sono stati studiati, quantificati e monetizzati portando diversi studiosi ad affermare che ogni dieci euro investiti, l’amministrazione ne guadagna circa uno e mezzo all’anno. Parliamo di un utile del 15% su un investimento che in Italia è considerato un costo e non un beneficio”  Luca De Michelis, presidente Confagricoltura Liguria.

Sempre più persone durante l’anno sono state contente di scoprire che ci fosse questa possibilità, ma la sfida più grande è ancora quella di coinvolgere nuovi investitori che diano impulso ad un settore che rappresenta un fiore all’occhiello dell’economia italiana, nonostante sia stato messo in ginocchio per via del lavoro in nero.

Nessuno si è scordato degli innumerevoli problemi da affrontare anche in ambito pubblico: la promessa è di risolverli step-by-step (facendo fruttare il lavoro svolto finora, difendendolo e caldeggiandolo costantemente)”.

I risultati ottenuti nel 2018 hanno permesso che la legge fosse promulgata senza modifiche.

Nel 2020 sarebbe un enorme successo raddoppiare fino a 10’000 euro la spesa massima ad unità abitativa e portare lo sconto detratto al 50%”.

Il giardiniere è un uomo di cultura e va messo nelle condizioni di investire con responsabilità ecologica, collaborando con una politica che ascolta”. Giacomo Castana, blogger & giardiniere